L’interrogativo sulla partecipazione degli storici ai profili professionali dei Beni culturali, è stata un’occasione interessante per riflettere sulle conoscenze, competenze e sensibilità che possano oggi favorire una più ampia condivisione di conoscenze sull’eredità culturale. Il Mibact è diventato Ministero della Cultura e già questo spostamento di accento sembra richiedere uno sguardo più trasversale, più focalizzato sulle relazioni e non prevalentemente in verticale sulle singole tipologie di bene culturale. Penso che l’arricchimento debba appunto realizzarsi come acquisto di conoscenze e non come competizione o tanto meno improbabili gerarchie di saperi. Sguardi e linguaggi diversi servono a far scaturire il patrimonio di significati potenziali del patrimonio materiale e immateriale; diffondere conoscenza significa creare le condizioni per un incontro più frequente e partecipato fra i contemporanei e il passato, per far sì che lo riconoscano come proprio.
Associazione Italiana di Public History – AIPHPatrimonio culturale e cultural heritage.
Il ruolo degli storici per la tutela e oltre la tutela
Madel Crasta (Comitato di Direzione di “Economia della cultura”) e Pietro Petraroia (Direttore di “Il Capitale Culturale”), coordina Chiara Ottaviano (Direttivo AIPH).